Studenti da spennare: Unica in
Evergreen e Firenze Mobilità
Quanto denunciato dagli Studenti di
Sinistra dell’Ateneo fiorentino avveniva e continua ad avvenire sull’
area ex-Artieri del legno di Via Maragliano dove sorge la casa dello
studente “Mario Luzi”.
Rimandiamo al loro studio sulla
vicenda: http://www.studentidisinistra.org/content/view/189/83
Evergreen immobiliare è un consorzio
costituito da diverse imprese guidate
dalla Cooperativa Unica
(Consorzio Edilizio Provinciale, il Consorzio Edilcoop e la
Cooperativa Edile
Barberinese). Evergreen ottiene non solo l’appalto
per la costruzione della residenza universitaria ma il diritto di gestirne i primi 2 piani
per “appena”… 50 anni. Non contenti Unica ed Evergreen puntano
agli incassi più alti violando la stessa convenzione firmata nel
2002 col Comune che prevedeva che gli
alloggi fossero comunque
affittati a studenti fuorisede. E’ così che Evergreen preferisce
affittare i 116
posti letto di propria competenza ai più “ricchi
e meno tutelati” studenti Erasmus piuttosto che agli
squattrinati
fuorisede.
E’ così che emergono irregolarità sullo stesso canone
d’affitto, troppo elevato
rispetto alla tipologia di alloggio e
alla zona.
E’ così che le pressioni degli studenti fanno emergere
il gioco sporco della stessa ARDSU ( Azienda Regionale per il Diritto
allo Studio) che mediava gli
affitti con un meccanismo assurdo e
lucroso, dove Evergreen affittava ad Ardsu, Ardsu affittava alla
società di gestione Integra 2000 e da qui agli studenti. Una serie
di “passaggi di mano” in cui ognuno
tratteneva la sua quota
E’ così che gli studenti fanno
cessare il rapporto tra Ardsu ed Evergreen nel marzo 2006.
E’ così che, nonostante tutto,
Evergreen ed Unica continuano indisturbate a gestire 2 piani di
questa
struttura
pubblica.
E’ cosi’ che, nonostante tutto, Evergreen ed Unica
continuano indisturbate a gestire i servizi interni e oltre il 60%
dei 374 posti auto a pagamento realizzati nel sotterraneo.
Anche qui le connivenze tra pubblico e
privato sono mascherate da commenti come quello dell’assessore
regionale Riccardo Conti (allora assessore regionale all’Urbanistica
e più volte ospite di riunioni e appuntamenti di Unica) « Quando il
meglio del pubblico e del privato si mettono insieme otteniamo
risultati come questo che danno risposte adeguate a bisogni nuovi e
concreti».
pronunciata durante l’inaugurazione. Gli studenti sono un affare che non è
quindi sfuggito ad Unica.
Nel 2008 Unica, come socia di “Firenze
Mobilità SPA”, realizza lo studentato di via Campofiore
nell’ambito di una più ampia operazione di Project Financing
diretta al ex-deposito ATAF. Unica realizza 28 alloggi per un totale
di 80 posti letto ; Qui il comune è proprietario degli immobili ma
la Coop. UNICA gestirà e incasserà le residenze per studenti per 30
anni !
Il canone mensile è osceno, in linea
con gli affitti “normali” di mercato.
Circa 450 euro mensili un letto in
doppia !
Circa 370 euro mensili un letto in
tripla !
potete controllare: http://www.polimoda.com/housing/housing-residence.html
Eppure anche qui si è costruito col
sostegno ed il finanziamento pubblico. Eppure anche questa era un’
area pubblica. Eppure anche qui si dovevano risolvere i problemi
abitativi degli studenti.
“Voci… da Campi”: Unica non è
l’unica
Nel 2006-2007 i sostituti procuratore
Giuseppina Mione e Leopoldo De Gregorio aprono un filone di inchiesta
sulle gare di appalto a Campi Bisenzio, scoprono la cosidetta
«Appaltopoli» di Campi Bisenzio riguardante appalti e concessioni
avvenuti tra 2002 e 2006.Sembrano esserci dentro tutti, ma tutti
davvero…
anche Unica. Esce su “La Repubblica” che dagli
interrogatori agli arrestati del
Gruppo Margheri e da
intercettazioni all’ ex dirigente dei Lavori pubblici di
Campi,
Marco Cherubini, non manca neanche la Cooperativa Unica a cui
è
stata concessa l’edificazione di alloggi nel quartiere San Martino.
Il Problema ? Il numero di alloggi
previsti, circa 400, è
semplicemente raddoppiato con l’aumento
degli indici di
fabbricazione. Un’altra delle innumerevoli
violazioni del Piano
regolatore, come ammette “sconsolato” lo
stesso Cherubini.
Queste ammissioni valgono, se non a
provare accuse di corruzione ovviamente smentite da Unica, almeno a
confermare un intreccio perverso di relazioni tra amministrazioni,
privati e “cittadini ridotti a vittime”.