Repubblica 26/06/2010 – Cosa succede zona per zona

Calce e mattoni si potranno usare solo a patto di rispettare una
formula: 80% di case, 20% di altre funzioni, la metà delle quali di
interesse pubblico, verde, asili nido e parcheggi. Niente nuovi maxi
interventi edilizi però, salvo quelli che arrivano dal passato come
Castello e Novoli. Il Piano strutturale di Renzi disegna un futuro
basato prevalentemente su recuperi edilizi e trasformazioni urbane
(sono in ballo 1,2 milioni di metri quadrati) e promette un tetto
bassissimo di nuovi insediamenti. Diversamente dalle previsioni di
crescita dei Comuni limitrofi: dai 49 mila metri quadrati in più di
Fiesole ai 766 mila di Sesto. Obiettivo, favorire la residenza:
favorendo i parcheggi interrati ma anche quelli multipiano,
riutilizzando gli edifici rimasti vuoti in centro e facendo di zone
periferiche ma servite (già oggi o in futuro) dalla tramvia come le
Piagge e Ponte a Greve i nuovi poli abitativi. Da realizzarsi non come
insediamenti nuovi ma come frutto di spostamento di volumi da zone già
"sature" del tessuto storico urbano: un nuovo meccanismo, il cosiddetto
"credito edilizio". Il Piano approvato dalla giunta divide Firenze in
12 "fette" e per ognuna fissa possibilità e criticità di sviluppo.

1- Bolognese-Coverciano.
L’area sarà interessata dai lavori del tunnel sotterraneo est-ovest e
dal prolungamento della linea 2 del tram. Il parco del Mensola sarà
collegato al verde di San Salvi attraverso nuovi percorsi pedociclabili
lungo il fiume e al parco dell’Albereta con una passerella sull’Arno,
Varlungo-Girone.

2- Campo di Marte-Cure.
Diversi i contenitori vuoti o in via di dismissione da trasformare: il
deposito Ataf di viale dei Mille, l’istituto dei ciechi sul viale
Righi, la caserma Perotti, parte dell’area Menarini. Case ma non solo a
San Salvi. Residenze universitarie lungo la Faentina. Parcheggi
interrati per residenti in largo Gennarelli, piazza Cure, via Orcagna.

3- Firenze Sud-Gavinana.
Qui si interrerà il tunnel est-ovest e arriverà la linea 3 del tram
diretta a Bagno a Ripoli. Il parcheggio scambiatore del Pino potrebbe
diventare il nuovo "check point" per bus turistici con "silos"
multipiano. Parcheggi sottoterra per residenti nelle piazze Elia dalla
Costa, Gualfredotto, Ravenna. Caserma Predieri ed ex Enel sul lungarno
Colombo le strutture da recuperare.

4- Piazzale-via Senese. Il
by-pass autostradale forse contribuirà a ridurre il traffico ma per
evitare l’uso improprio dei viali collinari come circonvallazione sud
della città il Piano pensa a una ztl o a un sistema di pedaggio. Al
piazzale Michelangelo si dovrà eliminare la sosta di auto e pullman.

5- Galluzzo-Due Strade.
Niente trasformazioni urbanistiche di rilievo ma parcheggi a iosa: uno
interrato in piazza Acciaioli, uno scambiatore alle Due Strade.

6- Soffiano-Legnaia.
La caserma Lupi di Toscana e la scuola Meucci da recuperare: ma per
quest’area, dove sorgerà il nuovo Torregalli, si prevedono pure nuove
case secondo il principio del trasferimento dei volumi dalle zone
"sature".

7- Mantignano-San Bartolo. Niente
recuperi importanti ma una pista ciclabile lungo la Greve fino a
Scandicci, una passerella di collegamento con le Piagge. Un parcheggio
scambiatore nella zona Talenti-Foggini.

8- Cascine-Leopolda.
La Manifattura Tabacchi come nuovo polo abitativo, forse anche l’ex
Campolmi. Con la linea 4 della tramvia che correrebbe dalla Leopolda
alle Piagge.

9- Pistoiese-Piagge. Nel Piano si parla di una "nuova via delle Piagge" e si indica l’area come idonea ad accogliere nuove case.

10- Rifredi-Castello.
Non si parla di cittadella né di aeroporto ma si prevede la nuova
stazione interrata della Tav. Il Panificio militare e l’area Mercafir
da recuperare.

11- Careggi-Dalmazia. Il polo
universitario di Santa Marta, l’ex Telecom di via Corridoni e l’ex
Meccanotessile da trasformare. Un nuovo sottopasso tra via Vittorio
Emanuele e via Alderotti e un nuovo ponte sul Mugnone all’altezza di
via Crispi per alleggerire il traffico.

12- Centro storico.
Per l’area centrale il Piano punta tutto sulle superfici da recuperare,
modello Murate. Quasi 150 mila metri di quadri di immobili dismessi o
in via di dismissione: caserme, uffici giudiziari, ex sedi Enel o delle
Ferrovie. Prevalentemente ci si faranno case per le giovani coppie. Si
parla di una scala mobile tra il piazzale Montelungo e Santa Maria
Novella attraverso la rampa di Gae Aulenti e di parcheggi pertinenziali
sotto le piazze San Marco, Unità, Tasso, Brunelleschi.

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