Scontro sulle scelte urbanistiche
ERNESTO FERRARA
Urbanistica, scoppia la guerra fra i candidati alle primarie del centrosinistra. «Basta con la politica urbanistica di Gianni Biagi, Enrico Bougleux e Alberto Formigli, vogliamo dircelo o no che in questi anni qualche problemino l’ abbiamo avuto?», attacca Matteo Renzi ricordando che sia gli ex assessori all’ urbanistica delle giunte Domenici e Primicerio che l’ ex capogruppo del Pd in Comune, già presidente della commissione urbanistica, sostengono oggi Lapo Pistelli nella corsa per il sindaco. E se Pistelli, davanti alla platea delle principali cooperative dei costruttori (Arcat Legacoop, Confcooperative Toscana Federabitazione e Agci Abitazione) che hanno invitato i candidati alle primarie a dire la loro sul tema dello sviluppo della città, avverte che «è essenziale che questa giunta approvi il piano strutturale, altrimenti tra un anno questa città si ferma e 5mila posti di lavoro sono a rischio», anche su questo Matteo Renzi ci tiene a segnare «totale discontinuità». «Se questa giunta vuole approvare il piano strutturale è libera di farlo, ma il mio giudizio è politico e non è per niente positivo: il documento attualmente in discussione manca di un’ idea forte, ha un’ impostazione molliccia che può andar bene per Barletta o per Udine», dice Renzi. «Ritengo che il più grande errore urbanistico degli ultimi 15 anni di Firenze sia stato il permettere la costruzione, in quel modo e con quelle volumetrie impressionanti, della scuola Marescialli a Castello: l’ unica cosa che abbiamo fatto in quell’ area enorme è stata quella», aggiunge il presidente della Provincia sottolineando che fu proprio durante la giunta Primicerio (l’ assessore all’ urbanistica era Bougleux) che si compì quella scelta. A favore dell’ approvazione del piano strutturale (il principale strumento urbanistico della giunta Domenici, quello che stabilisce i metri quadri di superficie da impegnare nei vari settori) si dicono anche gli altri concorrenti del Pd, cioè Daniela Lastri («Occorre anche recuperare un rapporto migliore con la Regione sul tema dell’ edilizia popolare», propone) e Michele Ventura («Per qualsiasi nostra scelta occorrerà ragionare in un’ ottica metropolitana», fa notare), mentre Eros Cruccolini della Sinistra afferma che ci sono delle modifiche da apportare, cioè lo stadio nuovo da fare all’ Osmannoro e non a Castello e le nuove case previste al Campo di Marte: «I 45 mila metri quadri che dovrebbero costruire le Ferrovie vanno ridotti», sostiene il candidato espressione della Sinistra. Anche Renzi scende nel merito: «Ci sono alcuni articoli troppo tecnici e dettagliati, un piano strutturale non dovrebbe scendere così nel particolare. E poi si fa solo accenno alla possibilità del cohousing sociale (le case per i più bisognosi, ndr)», dice. «Dovremmo anche riflettere su alcune delle cose che ci fanno notare i comitati cittadini: dobbiamo porre anche una questione etica», aggiunge il presidente della Provincia. «Il piano strutturale va portato in fondo dall’ amministrazione attuale, la prossima dovrà dedicare i suoi sforzi solo al regolamento urbanistico (che definisce i metri cubi da costruire, ndr)», insiste Pistelli che propone anche di riflettere su «una possibile riduzione degli oneri di urbanizzazione comunali» e di eliminare i doppioni nella gestione delle politiche abitative («Non si può avere una società come Casa spa e un ufficio casa del Comune»). Daniela Lastri propone di modificare il regolamento comunale che prevede il 20% delle superfici di nuova trasformazione per l’ affitto calmierato: «Si devono alzare i limiti di reddito per l’ accesso». «Secondo noi il piano strutturale deve essere approvato: senza regole saranno solo i poteri forti a costruire», conclude il presidente di Arcat Adolfo Moni. Chi sosterranno le cooperative? «Il pensiero unico non esiste», replica.