Castello: le opere d’arte “minori”

Quasi tutti conoscono le ville Medicee di Castello. Non tutti conoscono altri edifici storici e di valore artistico disseminati nel quartiere. A volte scarsamente identificabili, a volte non adeguatamente valorizzati, spesso difficilmente visitabili e tutti a rischio se le previsioni del Piano Strutturale si concretizzassero. Iniziamo così un piccolo viaggio alla riscoperta di questi monumenti che, seppure considerati “minori” sono anch’essi parte del patrimonio storico e culturale del quartiere.

Cominciamo con il Tabernacolo dell’Olmo.
Il Tabernacolo dell’Olmo è situato in via Reginaldo Giuliani tra i numeri 489 e 491.
Si tratta di un grande tabernacolo costituito da un cappella-portichetto, usato come luogo di sosta e meditazione lungo l’antica strada regia che portava a Prato. Il nome deriva dal toponimo dell’Olmo a Castello, con cui era conosciuta la zona, probabilmente per via di una grande pianta che sorgeva lungo la strada.
Il tabernacolo venne fatto costruire dai Guidaci e dai Da Verrazzano che avevano proprietà nella zona. Venne affrescato nel 1437 da Paolo Schiavo con un’ “Annunciazione e Santi” staccata per ragioni di conservazione nel 1972 ed oggi conservata all’interno della chiesa del Sodo.
L’affresco, che si dispiegava su tre pareti e dal quale sono stati strappati i disegni utilizzati per la preparazione dell’affresco, mostra l’Annunciazione ai lati di un arco dove era incassato l’altare, con ai fianchi quattro santi e l’Arcangelo Michele mentre al centro è raffigurato Dio e la colomba dello Spirito Santo.

Il Tabernacolo dell'Olmo in via Giuliani

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