Il verde che non c’è: la vergogna di villa Alexandra

In occasione della ristrutturazione di Villa Alexandra per la realizzazione di unità abitative, l’Amministrazione Comunale concesse un permesso a costruire alla Guelfa Costruzioni per la realizzazione di un parcheggio privato interrato sovrastato da un giardino pubblico in superficie nell’area della Villa prospiciente lo svincolo di Via Sestese con Viale XI Agosto (Prot. 43818/2002). Un piccolo ma classico esempio di quella “urbanistica contrattata” che sta’ rovinando la città il cui esempio eclatante è l’area di Castello attualmente agli onori della cronaca per il processo in cui sono coinvolti ex-amministratori comunali e funzionari comunali, speculatori edilizi e faccendieri vari.

I lavori su villa Alexandra furono terminati a dicembre 2006 così come lo pseudo-giardino pubblico attrezzato con vialetti e panchine. Ci sono voluti 4 anni per fare il collaudo della struttura. un altro anno per dichiarare da parte dell’amministrazione locale che il giardino è aperto dal lato via Sestese e un altro anno ancora (2012) per sostenere che c’è un ingresso anche da via Reginaldo Giuliani.

In realtà

1- NON ESISTE un giardino. Esiste uno squallido fazzoletto di terra con erbetta e panchine nato sopra dei parcheggi privati sotterranei.

2- NON ESISTE alcun ingresso da Via R. Giuliani. (foto): c’è un cancellino che da sul lato via R.Giuliani ma è chiuso e ulteriormente “sigillato” con filo di ferro. Da quel cancello alla via ci sono almeno 80 metri di strada privata che poi è chiusa con cancello privato su via R. Giuliani. (foto).

4- si accede SOLO da via Sestese ma come immaginabile per chi abita in zona l’accesso è estremamente difficoltoso e il cancello d’entrata è perennemente chiuso. (foto)

Inoltre sul giardino “esce” anche l’uscita di emergenza del parcheggio sotterraneo privato. Probabilmente anche per questo non aveva il permesso di essere aperto e, probabilmente, si è “forzato” il collaudo visti i tempi e le denunce dei cittadini sul verde pubblico.

E’ veramente un offesa ed un oltraggio per gli abitanti costretti alla cronica mancanza di spazi verdi pubblici e accessibili

Allo stato attuale non può essere usato come giardino, già di per se’ un fazzoletto, ma denunciato come esempio di cattiva gestione di un bene comune

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