Domenica 21 ottobre – Coltiviamo via Chiuso dei Pazzi

Domenica 21 ottobre
ore 14.30 – ritrovo al piazzale della chiesa del Sodo

Coltiviamo Via Chiuso dei Pazzi

(in caso di pioggia -salvo diluvio- si fa lo stesso!)

Porta una pianta (magari due) e andiamo ad abbellire Via Chiuso dei Pazzi. Costruiamo insieme arredi stradali e verde dove mancano.

Quali piante scegliere:
Si va verso l’inverno e la strada (lo sappiamo bene!) è molto trafficata. Vanno scelte piante resistenti al freddo e allo smog. Qualche esempio:
lavanda, rosmarino, rose, timo, erica, iperico, spirea…

E dopo?
Le nuove piantine avranno bisogno di cure anche dopo! Portagli nuove amiche, annaffiale e controllale quando vai a portare a spasso il cane. Il nuovo aspetto di Via Chiuso dei Pazzi dipende da noi.

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E’ quasi inverno, un’altra estate è passata senza il nostro giardino comunitario. Molte cose si sono mosse, piccoli passetti sono stati fatti, molti abitanti si sono stretti intorno a questa lotta portando le proprie idee, le proprie firme e le proprie braccia.

Abbiamo una terra incolta, abbandonata, abbiamo una comunità di abitanti che di quella terra vorrebbe prendersi cura. Poi abbiamo un costruttore, proprietario del terreno, che non sente ragioni, aggrappato alla speranza di poterla un giorno riempire di cemento. Abbiamo anche un’amministrazione pubblica per troppo tempo assente e connivente, che ha troppo spesso consegnato le chiavi dei nostri quartieri alla speculazione edilizia.

Le nostre città sono diventate luoghi inospitali e anonimi, i vicini di casa diffidano l’uno dell’altro, ci hanno insegnato la paura e la lontanza. Quando abbiamo iniziato la lotta per questo giardino comunitario abbiamo invece trovato un quartiere fatto di persone attive e ingegnose, ben consapevoli e affamate di darsi da fare e sentirsi utili. Una comunità vera e propria, le cui speranze e le cui energie non devono andare perse.

La strada per conquistare il nostro giardino non è rapida e facile, lo sapevamo tutti prima di iniziare. Eppure i rapporti che si stanno costruendo sono forse più importanti del giardino stesso. Ancora prima della terra, stiamo insomma coltivando una comunità.

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