Qui sotto la mozione che verrà a presto presentata in Consiglio Comunale sulla “situazione nell’ara Cerdec”
MOZIONE
Oggetto: Situazione nell’area Cerdec
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato che nel Regolamento Urbanistico sono definite alcune aree di trasformazione che potranno modificare la propria destinazione urbanistica
Visto che tra le aree di trasformazione attualmente individuate tramite scheda urbanistica risulta esserci l’area ex Cerdec di Castello
Preso atto che è stato presentato recentemente un progetto al Comune di Firenze da parte della proprietà Società Cooperativa di Castello che prevede la realizzazione di 8 appartamenti di lusso in 4 villette nell’area più vicina alla Villa Petraia
Considerato che in merito alla norma del 20% sulla totalità della SUP per interventi edilizi superiori a 2000 metri quadrati di superficie da destinare ad housing sociale, la proprietà comunica che si ritiene assolto l’obbligo in quanto la natura stessa della cooperativa costruttrice garantisce l’assolvimento della funzione di housing sociale
Visto che una delle prescrizioni contenuta nella scheda del Regolamento Urbanistico sarebbe l’obbligo di disporre il costruito non parallelo alla Via Reginaldo Giuliani e dalla visione del progetto risulterebbe non rispettata detta prescrizione del Comune di Firenze
Preso atto che in una audizione dell’ufficio UNESCO del Comune di Firenze risulterebbe auspicabile effettuare una valutazione d’impatto patrimoniale qualora si intervenga in prossimità di aree o immobili definiti patrimonio dell’UNESCO, come nel caso di specie rispetto alle Ville medicee di Firenze e Sesto Fiorentino
Visto che dal progetto presentato risulterebbero meno di 3000 metri quadrati destinati a verde pubblico e dislocate soltanto lungo la strada d’accesso e di fronte alla Casa del Popolo, quando invece sono molto più estese in proporzione le aree a verde private soprattutto nella zona a nord dell’intervento urbanistico
Ritenuto che la strada d’accesso da Via Reginaldo Giuliani a senso unico sbocca in Via della Villa Petraia che non è assolutamente adatta a sopportare un carico di traffico consistente come quello che presumibilmente, senza una dovuta regolamentazione, potrebbe essere obbligata ad accogliere
Considerato che la Cerdec nel corso della sua attività utilizzava solventi e sostanze inquinanti e che tuttora all’interno dell’area risultano ancora aperte delle vasche di decantazione
Visto che nel progetto da quanto appreso risulterebbero esser previste delle piscine di competenza delle villette di lusso collocate nella zona a nord nell’intervento urbanistico più vicino alle Ville medicee e in particolar modo alla Villa Petraia, tali da comportare sicuramente spostamenti non irrilevanti di terre da scavo in area collinare e pedecollinare
Visto che per adesso il progetto deve ancora avviare il proprio iter amministrativo salvo una prima riunione tecnica tra il Comune di Firenze e la proprietà con la presenza dei progettisti, propedeutica alla convocazione della vera e propria conferenza dei servizi con tutti i soggetti competenti a rilasciare le necessarie autorizzazioni
Ricordato come il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO ritiene che per progetti inseriti nei territori dei siti inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, oltre alla Valutazione d’Impatto Ambientale, debba essere effettuata la Valutazione d’Impatto Patrimoniale che consideri il valore universale del sito e ne evidenzi gli effetti dell’intervento sulla conservazione e tutela del sito
INVITA IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
a tenere in considerazione nella fase d’istruttoria tecnica e nella successiva fase di valutazione del piano attuativo della scheda del Regolamento Urbanistico rispetto all’area ex Cerdec i seguenti indirizzi:
rifiutare l’interpretazione della società proponente secondo cui la natura giuridica della cooperativa che costruisce permetterebbe di ritenere assolto l’obbligo della norma di destinare almeno il 20% della superficie complessiva ad interventi di housing sociale in quanto la presenza nel progetto di villette di lusso dotate di piscina non possono consentire di ritenere interamente l’intervento di housing sociale
ribadire in sede tecnica la prescrizione prevista dalla scheda del Regolamento Urbanistico dell’area ex Cederc che la disposizione delle costruzioni nell’intervento non possano avere uno sviluppo parallelo alla Via Reginaldo Giuliani
proporre in fase di conferenza dei servizi la realizzazione preliminarmente all’approvazione del piano attuativo e al rilascio di permesso a costruire di una valutazione d’impatto patrimoniale, così come definito dal Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, dell’intervento rispetto al sito UNESCO delle Ville Medicee
dichiararsi insoddisfatto e non esaurientemente soddisfatto la prescrizione prevista nella scheda del Regolamento Urbanistico dell’area ex Cerdec che prevedeva la realizzazione di una nuova centralità nell’area a servizio del quartiere e in particolar modo a ritenere insufficiente la quantità e la localizzazione delle aree a verde previste dal progetto presentato dalla proprietà
provvedere di concerto con la Direzione Mobilità a verificare l’impatto della strada d’accesso alla nuova edificazione a senso unico e a prevedere l’impatto negativo dello sbocco su Via di Villa Petraia rispetto al carico di traffico che quest’ultima possa sostenere
potizzare nel progetto dell’area ex Cerdec che le aree a parcheggio previste possano essere unite in un punto unico, senza ridurne il numero complessivo dei parcheggi pertinenziali e del sistema complessivo della sosta, così da realizzare una centralità tale da poter essere utilizzata limitatamente temporalmente anche come area mercatale o per attività di interesse collettivo
a prevedere uno spazio pubblico che deve configurarsi come piazza da intendersi come corte urbana di riqualificazione del contesto urbano, e quindi ovviamente spazio esclusivamente pedonale di prossimità al circolo
verificare preliminarmente in fase di conferenza dei servizi e con l’ausilio di sondaggi e carotaggi che l’area exCerdec che ha subito nel 2004 un intervento di bonifica risulti ancora oggi totalmente priva di inquinanti e che non vi sia la necessità di un nuovo piano di caratterizzazione delle terre rispetto ad inquinanti e sostanze dannose
eliminare la previsione di piscine o altri interventi, in particolar modo nell’area nord dell’intervento tali che comportino movimentazioni di terra e scavi in una area fragile del territorio collinare, peraltro alla base del terreno dove sorgono le Ville Medicee di Castello
I Consiglieri e la Consigliera proponenti: Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi